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PASTA ALLA ZOZZONA

Valutazioni

Un nome che è tutto un programma: la pasta alla zozzona invita anche il più educato commensale a leccarsi i baffi con il primo piatto più goloso che ci sia

  1. Dosi per: 4 persone
  2. Difficoltà: Facile
  3. Preparazione: 15 minuti
  4. Portata: Primo piatto
  5. Costo: Medio
  6. Cottura: 25 minuti

INGREDIENTI:

  • 320 g di rigatoni
  • 200 g di Guanciale con Pepe Nero Levoni
  • 200 g di salsiccia di suino
  • 100 g di pecorino romano
  • 350 g di pomodorini rossi
  • 4 tuorli
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • sale q.b.

Valori nutrizionali:

  • 957 Kcal calorie per porzione
  • Energia Kcal 957
  • Carboidrati g 60,6 - di cui zuccheri g 6,6
  • Proteine g 33,3
  • Grassi g 64,1 - di cui saturi g 24,5
  • Fibre g 4,2
  • Sodio mg 1896

A discapito del nomignolo che le è stato dato, della pasta alla zozzona si può parlare solo bene: un sapore deciso e goloso, un aspetto invitante, un profumo irresistibile e colori sgargianti e appariscenti. In poche parole, un primo piatto della tradizione gastronomica italiana o, meglio, una ricetta romana, che fa venire l'acquolina in bocca.

In questa ricetta ne elencheremo i ricchi e saporiti ingredienti, esploreremo passo passo il procedimento per prepararla in casa come fosse appena servita sul tavolo di un'osteria laziale e vi proporremo anche qualche deliziosa variante, da tenere in considerazione quando la dispensa non abbonda di materie prime, ma non si vuole rinunciare a un piatto sostanzioso, abbondante e saporito.

Utilizzate questo primo piatto per stupire i vostri ospiti o per trascorrere un momento di golosità in famiglia: semplice e piuttosto veloce da preparare, questa ricetta vi stupirà.

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  • Per la preparazione della pasta alla zozzona, iniziate mettendo a bollire abbondante acqua per cuocere la pasta; appena inizierà a bollire, salatela e tuffate i rigatoni. Nel frattempo, affettate il Guanciale con Pepe Nero in modo da ottenere delle striscioline e lasciatelo rosolare per qualche minuto in una padella ben calda.

  • Nel frattempo, pulite la salsiccia, liberandola dal budello, tagliatela a tocchetti e unitela al guanciale, facendo rosolare il tutto nel grasso rilasciato dal salume. Cuocete a fuoco medio per circa 5 minuti, mescolando frequentemente.

  • Lavate poi i pomodorini, tagliateli a metà e versateli in padella; chiudete con un coperchio e proseguite la cottura per altri 5 minuti, mescolando spesso. A parte, in una ciotola, sbattete con forza i tuorli insieme a metà dose di pecorino e a un mestolo di acqua di cottura della pasta.

  • Scolate quindi la pasta al dente, versatela nella padella con il condimento e mantecate bene; poi spegnete il fuoco e unite il contenuto della ciotola con la crema di tuorli e pecorino; mescolate con cura.

  • Per concludere la mantecatura, aggiungete un filo d'olio a crudo e la restante dose di pecorino romano grattugiato. Servite la vostra pasta alla zozzona ben calda!

Varianti

Un primo piatto così strutturato e con una tale abbondanza di ingredienti ha l'innegabile vantaggio di poter contare su tante piccole varianti, che personalizzano la ricetta in base ai desideri e alle preferenze di chi la prepara.

Iniziamo dal punto più semplice: la pasta. Se non disponete di rigatoni o non è questo il vostro formato di pasta preferito, sceglietene un altro tra fusilli, penne e mezze maniche. Se volete restare nella tradizione romana, via libera anche a spaghetti e bucatini.

Persino il condimento può essere rivisitato secondo gusti ed esigenze: se non disponete dei pomodorini, per esempio, potete utilizzare un sugo pronto; il guanciale può essere sostituito con della pancetta e, se il sapore del pecorino non incontra i vostri gusti, potete usare un'equivalente dose di parmigiano grattugiato.

In molte ricette della tradizione romana, inoltre, si usa un soffritto di cipolla per insaporire la base del condimento: se l'idea vi incuriosisce, vi consigliamo di aggiungere un paio di cucchiai di trito di cipolla, sedano e carota in padella insieme al grasso del guanciale, e dare così maggior corposità al condimento.

Consigli

Uova, guanciale, rigatoni: impossibile non pensare all'amata carbonara; pomodorini e un sugo ricco di sapore invece potrebbero farci ricordare, con un po' di nostalgia, la semplice ma golosa amatriciana; quest'abbondanza di pecorino e il pepe nero ci raccontano, invece, la ricetta della cacio e pepe o della  gricia. Il punto, infatti, è che la pasta alla zozzona ha qualcosa da condividere con ognuno di questi piatti, e con la cucina romana, i suoi sapori e le sue consistenze, va a nozze.

Il nostro consiglio, quindi, è di affrontare questa ricetta proprio come si farebbe con un piatto della tradizione: da mangiare con gusto, da soli o in compagnia, ma soprattutto da sperimentare in tante preparazioni diverse e per una miriade di differenti occasioni. La pasta alla zozzona potrebbe essere la regina della tavola in occasione di una festa, di un pranzo in famiglia o di una cena tarda a casa di amici, e in ciascuno di questi casi di certo non sfigurerebbe.

E nell'improbabile caso in cui restasse qualcosa nei piatti o in padella: non vi preoccupate, in cucina non si spreca mai nulla! Utilizzate gli avanzi per confezionare una buonissima frittata di pasta, il giorno dopo: un modo creativo e antispreco per avere un piatto degno di uno chef, ma dalla preparazione semplicissima e a costo zero!

Curiosità

Come piatto della cucina romana, la pasta alla zozzona può essere considerato una sorta di compendio: essendo composto da una selezione di ingredienti tipici dei primi di pasta cucinati nel Lazio - la carbonara, la cacio e pepe, la gricia e l'amatriciana, con tutte le loro varianti e dettagli differenti - ne racchiude in sé tutto il magico fascino, i profumi, le storie e le leggende connesse.

Non che ce ne siano di particolarmente antiche legate alla pasta alla zozzona: si tratta, infatti, di un'"invenzione" gastronomica relativamente recente, piuttosto diffusa a Roma e nelle trattorie delle province attigue, con una certa concentrazione nelle osterie ("fraschette", si dice nella capitale) dei Castelli Romani.

Riguardo al nome, inoltre, una spiegazione potrebbe essere gradita a chi non conosce la cultura e il linguaggio romano: "zozzona", in effetti, potrebbe sembrare un attributo dall'accezione negativa. Nella lingua popolare romana, invece, specie nel contesto legato al cibo, "zozzo" indica un piatto pieno di sapore, abbondante, goloso e tendenzialmente anche piuttosto calorico.

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